venerdì 20 aprile 2018

250 tartine


La città di Padova sta appropinquandosi all’anno 2020 per celebrare adeguatamente (come non mai, vorremmo dire) i duecentocinquantanni della dipartita di Giuseppe Tartini, celebre violinista, compositore musicale, insegnante e pure studioso, di origine istriana ma di stanza per tutta la vita nella città del Santo. Esce perciò da poco questo elegante libretto, molto sintetico e allo stesso tempo esauriente, pensato e curato molto bene (peccato per i tre o quattro refusi tipografici incontrati nella lettura), che descrive vita morte e miracoli del Tartini, dal punto di vista storico, musicale, e delle fonti letterarie e — nel poco spazio a disposizione — non manca di mettere in campo numerosi spunti ulteriori di approfondimento e di ricerca su questo compositore ancora poco studiato dai musicologi. L’esiguo numero di pagine nel quale si è voluto contenersi non ha permesso una seppur minima analisi delle note sul pentagramma, molto interessanti e difficili da praticare fin dall’Opera Prima, indagine culturale che augurabilmente troverà spazio nelle numerose occasioni che da qui a due anni consentiranno di esaurire la conoscenza del Tartini (ma quandomai).

Sergio Durante, “Tartini, Padova, l’Europa”, Sillabe Editore (Livorno), 120 pagine con molte figure, 14 euri.

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